Cari Cicutini,
Quest'anno l'associazione Ci. Cu.T.A. si è rivelata
meno prolifica sotto certi aspetti: ad esempio non
abbiamo riunito l'assemblea generale a causa di alcuni
fattori contingenti. Tuttavia, anche nel 2006 gli appuntamenti
culturali sono stati svariati e proficui: basti pensare
alla visita al Museo Cantonale d'Arte o alla consueta
Bicicuta con la visita al museo Vela o, ancora, alla
redazione del nuovo periodico "L'Arrivista".
Insomma, il comitato ha latitato, ma solo perché si è riunito
meno frequentemente. In tutti i modi, anche nell'anno
in corso riproporremo la cena di Natale (il 22 dicembre),
occasione nella quale avremo modo di discutere del
più e del meno, di divertirci e di conoscerci
meglio.
Siccome mi capita spesso di partecipare ad assemblee
di vario tipo, e dal momento che sono perfettamente
conscio del fatto che, per dirla con Francis Scott
Fitzgerald, "da un'assemblea non è mai
nata nessuna grande idea, ma in compenso vi sono morte
moltissime idee sballate", dunque Ci.Cu.T.A: è una
minuteria, con la coscienza di esserlo.
Posso affermare con buona sicurezza che noi non ci proponiamo di portare
il lume della ragione negli imbecilli o di inventare le grandi idee;
umilmente ci mettiamo a disposizione per permettere ai giovani interessati
alla cultura referenziale di fruirne facilmente.
Naturalmente, perché ciò avvenga è necessario
che un appassionato, un sostenitore, un epigono riservi
un paio d'ore al mese, una giornata all'anno o una
serata a stagione per testare i benefici della cura
Ci.Cu.T.A., che consiste nel somministrare in piccole
dosi cultura, ed in porzioni più massicce divertimento,
goliardia e (perché no) consigli di ogni genere.
Perciò vento in poppa, homo novus, perché "l'assenza
attenua le passioni mediocri ed aumenta le grandi,
come il vento spegne le candele e ravviva il fuoco" (François
de La Rochefaucauld).
Il Presidente
Thierry Dell'Orto
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